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La festa dei Pugnaloni

La Madonna del Fiore e la Festa dei Pugnaloni

La Festa della Madonna del Fiore e la Festa dei Pugnaloni sono due feste intrinsecamente connesse l’una con l’altra ed insieme rappresentano i più importanti eventi di Acquapendente; oltre al fatto che sono due delle più antiche celebrazioni folkloristiche della Tuscia.

La doppia festa celebra la protezione che la Madonna avrebbe offerto al popolo di Acquapendente il 15 maggio del 1166 per ribellarsi al governatore di Federico Barbarossa, Guelfo VI, che in quegli anni spadroneggiava sulla città.

Le prime notizie scritte della festa risalgono al 1589, quando Pietro Paolo Biondi, un notaio aquesiano, raccontò le sue origini nelle Croniche di Acquapendente. La sua celebrazione si è interrotta nel 1929, ed è ripresa nel 1958, grazie alla Pro Loco del paese. La tradizione vuole che la festa, originariamente diversa da quella odierna, sia stata celebrata a partire dall’anno successivo in cui si svolsero gli avvenimenti che l’hanno fatto nascere.

Sbandieratori nella piazza principale di Acquapendente

Acquapendente, 15 maggio 1166

Stando al racconto riportato nelle Croniche del Biondi, il 15 maggio del 1166 due contadini che stavano lavorando in campagna furono testimoni della fioritura di un ciliegio morto. I due corsero in paese a raccontare l’accaduto e tutto il popolo interpretò questa fioritura come un miracolo della Madonna, attraverso il quale intendeva incoraggiare uomini e donne ad impugnare pungoli e attrezzi da lavoro per cacciare il governatore di Federico Barbarossa. La rivolta si risolse con la vittoria dei contadini, con la probabile fuga di Guelfo VI, e la distruzione del castello nel quale risiedeva, del quale rimane soltanto una torre, inizialmente chiamata Torre di Barbarossa e successivamente Torre dell’orologio.

Rivolta popolare e vittoria sono avvenimenti accaduti realmente e a livello storico sono inquadrabili nel periodo delle lotte tra papato e impero.

Cosa sono i Pugnaloni

I Pugnaloni sono grandi mosaici realizzati con petali di fiori di ogni colore e forma, foglie ed altri elementi vegetali. Tutti questi elementi vengono incollati su dei pannelli di legno di 260 cm x 360 cm, sui quali è stato precedentemente tracciato un disegno, in modo tale da realizzare un quadro floreale.

I pugnaloni sono realizzati da gruppi di aquesiani, i quali decidono di riunirsi tra loro per partecipare sia alla celebrazione della festa con un proprio pugnalone e al tempo stesso per cercare di vincere la prima coppa che verrà assegnata a quello più bello.

Tema principale dei quadri è la libertà, intesa come valore universale di libera espressione e motivo di lotta contro ogni forma di oppressione.

Origine dei Pugnaloni

Originariamente i pugnaloni erano i pungoli, bastoni di legno muniti di una punta di ferro e utilizzati dai contadini per incitare le bestie da lavoro. Durante la rivolta del 1166 i pungoli vennero utilizzati come arma, insieme ad altri arnesi da lavoro, e quando si iniziò a celebrare la Festa delle Madonna del Fiore vennero scelti come strumento simbolo della liberazione.

Un tempo la festa consisteva in una sola processione religiosa e i pungoli venivano decorati con i fiori. Durante l’VIII sec. i pungoli vennero affiancati da mosaici floreali i quali si evolveranno poi negli attuali Pugnaloni. Nel 1885 si istituisce la premiazione in denaro per i Pugnaloni più belli, i quali però ancora non avevano la forma attuale. Nel 1929 le celebrazioni della festa si interrompono, per riprendere nel 1958 e in quella occasione vengono apportate ai Pugnaloni due modiche: per il supporto del mosaico floreale si sceglie di utilizzare l’attuale pannello di legno e la sua funzione ornamentale lascia il posto a veri e propri quadri.

Successivamente nasceranno anche i mini-pugnaloni, che inizialmente vedranno coinvolti solo i bambini delle scuole medie e delle elementari, ed in seguito anche quelli delle scuole dell’infanzia.

Svolgimento della festa

La Festa della Madonna del Fiore e la Festa dei Pugnaloni si svolgono in due differenti giornate. Il 15 maggio e la prima domenica successiva.

Il 15 maggio la giornata inizia con una fiera chiamata di Mezzomaggio, nel pomeriggio vengono esposi i mini-pugnaloni (quasi sempre presso la Fonte dei Mascheroni), e la sera c’è la processione religiosa, durante la quale la statua della Madonna del Fiore viene portata dalla Chiesa di Santa Vittoria fino alla Basilica del Santo Sepolcro.

La domenica successiva si svolge invece la Festa dei Pugnaloni, con un programma che dura dalla mattina fino al tramonto.

Verso le 08:30 ogni gruppo espone il proprio Pugnalone, in modo tale da permettere alla giuria di visionarlo senza subire la calca dei turisti.

Verso le 14:30 i Pugnaloni vengono portati nella piazza antistante la basilica, dove possono essere visti tutti insieme e confrontati.

Verso le 18:30, nella P.zza Girolamo Fabrizi, si svolgono i giochi degli sbandieratori, al termine dei quali un corteo storico locale, un corteo storico ospite, e gli sbandieratori sfileranno verso la basilica del Santo Sepolcro, da dove partirà la sfilata dei Pugnaloni (diretta verso la piazza principale del paese, in modo tale che tutti possano ammirarli), e dalla quale partirà pure la processione che riporterà la statua della Madonna del Fiore nella Chiesa di santa Vittoria. Quando la statua sarà nuovamente al suo posto i Pugnaloni verranno portati dentro la basilica, dove rimarranno esposti fino alla festa dell’anno successivo.

A quel punto c’è la fase della premiazione, preceduta da un verdetto che elencherà i Pugnaloni più belli a partire dal sesto classificato. Contrariamente a quanto avveniva un tempo il vincitore non riceverà più una somma in denaro, ma una coppa, e in questo caso le coppe saranno sei, ognuna delle quali relativa al posto con il quale il gruppo partecipante si è classificato.

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