Torre Alfina è un piccolo borgo dalle caratteristiche tipicamente medioevali, sviluppatosi a ridosso delle mura di un castello che vide la sua prima forma intorno al XIII secolo, a sua volta eretto partendo dall’esistenza di un’antica torre d’avvistamento, di cui s’ipotizza l’esistenza a partire dall’epoca romana, se non addirittura etrusca. Si tratta quindi di un borgo la cui origine si perde probabilmente nella classica ‘notte dei tempi’, e la cui importanza storica, almeno per quanto riguarda l’area nel quale esso si trova, ha rivestito un ruolo che le mura del castello lasciano facilmente immaginare, anche se in realtà è stato testimone di vicende storiche di minore importanza rispetto a quelle di altri centri urbani presenti nella zona.
Inserito nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia, Torre Alfina è senza dubbio un borgo che merita di essere visitato. Lo merita il castello, aperto al pubblico tutti i sabati e le domeniche, sia di mattina che di pomeriggio; lo meritano le poche vie del paese, che offrono al turista una piacevole passeggiata nell’attesa di visitare il castello, o subito dopo averlo visitato; e lo merita il panorama che si può ammirare dal piazzale antistante l’ingresso del castello, dal quale è possibile vedere una bella porzione della Provincia di Viterbo. Oltre al fatto che a Torre Alfina si mangia un ottimo gelato, tanto che ad agosto (in genere la prima domenica del mese), viene organizzata la Festa del Gelato.
Situato a 602 m s.l.m., sul margine settentrionale dell’Altopiano dell’Alfina, Torre Alfina è una frazione del Comune di Acquapendente. Siamo quindi nel Lazio, anche se vicinissimi al confine con l’Umbria (uscendo dal borgo e percorrendo la SP50 si arriva in Umbria in 5 minuti).
Il nostro agriturismo dista da Torre Alfina 26 km, per un totale di circa 35 minuti. Visitare questo borgo durante il vostro soggiorno nella nostra struttura sarà quindi facilissimo e comodissimo.
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Riguardo alla possibilità che le origini di Torre Alfina possano in effetti perdersi nella notte dei tempi si possono fare solo delle ipotesi. A favore di questa tesi c’è innanzitutto da dire che l’intera area è stata abitata prima dagli Etruschi, per passare poi sotto il controllo dei Romani, e che il colle sul quale sorge l’odierna Torre Alfina era perfetto per costruirvi una torre d’avvistamento. A tutto questo si aggiunge il fatto che nei dintorni del borgo sono state rinvenute resti di mura villanoviane (età del ferro), ed è quindi possibile che il luogo fu realmente scelto da Etruschi o Romani per l’edificazione di una torre. Sia quel che sia, è sicuramente certa la sua presenza prima dell’anno mille, e stando a quanto scritto nel 1584 dal canonico Monaldo Monaldeschi, nei suoi Comentari Historici, fu Desiderio (re dei Longobardi) “a edificare un castello al capo dell’Alfina […] dove era una sola torre fatta in fortezza, onde il castello prese il nome di quella torre”. A partire dal XIII secolo il castello è stato di proprietà prima di un ramo della famiglia dei Monaldeschi, e poi degli Sforza, fino ad arrivare, attraverso intrecci familiari, vendite e fallimenti, all’attuale gestione di un procuratore fallimentare.
In merito alla posizione strategica della collina sulla quale sorge il castello (la foto in basso lo mostra chiaramente), nel 1867 le sue mura servirono da quartier generale delle truppe di Giovanni Acerbi, luogotenente di Giuseppe Garibaldi, durante gli eventi bellici che portarono all’Unità d’Italia. Mentre nella Seconda Guerra Mondiale il castello venne utilizzato, sempre come quartier generale, dall’Organizzazione Todt Tedesca.
Riguardo al toponimo ‘Torre Alfina’ non esistono purtroppo notizie certe. Molto probabilmente la sua origine è dovuta alla presenza di quella torre d’avvistamento alla quale accennavamo sopra, collocata appunto sul margine settentrionale dell’altopiano dell’Alfina, il cui nome deriva dal latino ‘ad fines’, in quanto tutto l’altopiano costituiva l’ultima propaggine dell’Etruria meridionale.
Elenco delle altre località, con ordine di distanza dal nostro agriturismo
Agriturismo nel Viterbese, nell’Alto Lazio, al confine con Toscana e Umbria. In località Trevinano, frazione di Acquapendente, nell’Alta Tuscia.
A pochi km di distanza dal nostro agriturismo ci sono un Bosco Monumentale, quattro Riserve Naturali, un Parco Regionale e il Lago di Bolsena. Alle bellezze naturali presenti nell’area si aggiungono inoltre borghi e cittadine ricche di storia e cultura e due necropoli etrusche. Non mancano infine feste e sagre di tradizione popolare.
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